Stavo leggendo il libro di Arthur Golden in lingua francese regalatomi da mio zio Patrick un anno fa...ieri ho ceduto alla curiosità e ho visto l'omonimo film che il mio caro amico Claude mi ha messo su dvd.
Ebbene, è certo che la cultura giapponese/orientale si differenzia da quella occidentale in molti particolari. La figura delle donne-geisha non si può assimilare a quella di una comune prostituta, ha tutto un contorno tradizionale e nazionale ben radicato in Giappone; diventare "geisha" corrisponde a un percorso lungo, impegnativo e doloroso, fatto di sacrifici e rinunce. E quando si giunge alla metà, dietro l'acclamazione dell'indubbia bellezza di un corpo esile e di un viso accattivante, cosa rimane? Nulla, se non vivere, ancora schiave di una maschera scintillante...
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