martedì 17 marzo 2009

Nota critica pubblicata sulla rivista on line: "Atelier" sul mio libro di poesie.
Di Giuliano Ladolfi, Direttore di Atelier.

BIBLIO / Annalisa Michelangeli
Annalisa Michelangeli, L’abbecedario del tempo, Roma, Filo 2007

I versi di Annalisa Michelangeli nascono sotto il segno dell’esistente, si tramutano in desiderio e si stemperano nel sentimento e nell’indeterminazione. Del resto, il titolo stesso è portatore di significato: il tempo dalla concretezza dell’attimo si dilegua nel ricordo e nel rimpianto generando irredimibile malinconia. Di fronte all’inesorabilità di questo destino non rimane che la relazione d’amore come estremo tentativo di opposizione che si acquieta nel segno dell’accettazione: «Perdiamoci… / nel sottosuolo cresposo / tra rovi pungenti / e labbra vogliose / di mordere i loro frutti / sublimi nell’abbraccio / stretti. / […] / Perdiamoci…» (Giuliano Ladolfi).

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